L'Insalata di CEO | 04.05.2025
Questa settimana: il lusso che continua a investire in America, aziende AI-first e influencer che riprendono il controllo dei propri brand.
Questa settimana: il lusso che continua a investire in America, aziende AI-first e influencer che riprendono il controllo dei propri brand.
Prada continua a investire in America
Durante la conference call con gli investitori, il gruppo Prada ha confermato la fiducia sul mercato statunitense, nonostante l’instabilità e il possibile indebolimento del dollaro.
Il Nord America rappresenta ancora il 7-8% dei ricavi di Prada, che ha recentemente potenziato il team locale, rinnovato negozi e aperto una sede sulla Fifth Avenue.
Il CEO, Andrea Guerra, ha spiegato:
Abbiamo parlato in passato della nostra strategia di mantenimento dei prezzi, tra i 2 e i 4 punti ogni sei mesi. Non abbiamo ancora deciso cosa fare a giugno e luglio. Per allora dovremo anche capire cosa succederà con i dazi e di sicuro dovremo fare qualcosa con il pricing, ma oggi non conosco ancora l’importo esatto.
Il codice ormai lo scrive l’AI
Durante il LlamaCon di Meta, il CEO di Microsoft, Satya Nadella, ha dichiarato che tra il 20% e il 30% del codice prodotto dall’azienda è generato da AI. Kevin Scott, il CTO di Microsoft, si è spinto oltre: la sua previsione è che entro il 2030 il 95% del codice sarà scritto da AI.
Altra notizia: a inizio settimana, l’account LinkedIn di Duolingo ha condiviso la lettera del CEO, Luis von Ahn, “Duolingo is going to be AI-first”:
L’AI sta già cambiando il modo in cui lavoriamo. Non è una questione di se o quando. Sta succedendo adesso. Quando c’è un cambiamento così grande, la cosa peggiore che puoi fare è aspettare. […] Smetteremo gradualmente di utilizzare collaborazioni esterne per i lavori che può gestire l’AI.
Ferragni ri-acquisisce il suo brand
La notizia ha fatto discutere non solo per la sostanza ma anche per la forma: l’annuncio, affidato a uno screenshot delle note Apple e pubblicato su Instagram, conferma alcune tendenze chiave.
Primo: la comunicazione di founder, CEO, frontman/frontwoman è essenziale per i brand.
Secondo: i leader applicano oggi strategie “natural-look”, che facciano sembrare spontanea e imperfetta una comunicazione in realtà molto studiata — si vedano nel post di Ferragni alcuni errori grammaticali e sciatterie possibilmente made on purpose.
Terzo: il founder-led marketing è troppo rilevante per essere lasciato al caso. Meglio una regia solida che prevenga scivoloni, piuttosto che anni e anni di comunicazione spesi solo a riparare i danni.
Per questo in Scaling Tales abbiamo decine di checklist e procedure che mettono la tutela del personal brand dei nostri clienti al primo posto 🤝
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È tutto,
la redazione dell’Insalata di CEO