L'Insalata di CEO | 08.06.2025
Questa settimana: boom di business angel in Italia, la nuova strategia di Levi’s e lo scontro tra Tether e Juventus.
Questa settimana: boom di business angel in Italia, la nuova strategia di Levi’s e lo scontro tra Tether e Juventus.
I business angel italiani aumentano?
Secondo l’ultimo rapporto IBAN (Italian Business Angels Network), nel 2024 i business angel italiani hanno incrementato i propri investimenti in startup dell’89,5% rispetto all’anno precedente!
Cresce anche il numero delle imprese supportate e si consolida la diversificazione settoriale: l’ICT resta dominante con il 38% del totale, ma emergono energia e ambiente (11%) e beni di consumo (9%).
Paolo Anselmo, CEO di IBAN, ha dichiarato:
Il 2024 è stato un anno di espansione per i business angel che hanno quasi raddoppiato il loro impegno in autonomia a supporto delle startup italiane, con investimenti per quasi 75 milioni di euro. Da sottolineare anche come il numero di realtà innovative supportate dai business angel italiani sia cresciuto rispetto al 2023 di oltre il 40%, un dato che evidenzia un coinvolgimento sempre maggiore in nuovi progetti imprenditoriali.
Primi 18 mesi della CEO di Levi’s
A un anno e mezzo dal suo ingresso in Levi Strauss & Co., Michelle Gass ha avviato un processo di razionalizzazione dell’offerta, con particolare attenzione al prodotto core: il jeans.
La CEO ha dichiarato al Sole 24 Ore:
Abbiamo razionalizzato le collezioni, in particolare quella dei jeans […], perché negli anni le SKU (stock keeping unit) si erano moltiplicate e in alcuni casi, persino all’interno dello stesso mercato o area geografica, si erano sovrapposte. È una di quelle operazioni in cui la tecnologia aiuta tantissimo, come fa in generale per la gestione dei magazzini e della logistica.
Sul fronte geopolitico, Gass ha commentato con realismo i possibili impatti dei dazi americani:
Abbiamo costituito una task force che esamini la situazione attuale e gli eventuali scenari per le nostre supply chains. Non siamo spaventati, speriamo che non ci siano stravolgimenti, ma affronteremo qualsiasi scenario.
Il CEO di Tether litiga con Juventus
Tether, azienda leader nel settore delle stablecoin, ha acquisito il 10,12% di Juventus, diventandone il secondo azionista dopo Exor.
L’operazione ha una valenza non solo finanziaria ma anche simbolica: Paolo Ardoino, CEO di Tether, è italiano e da sempre tifoso juventino.
Tuttavia, nonostante l’investimento, la società bianconera non ha ancora concesso a Tether di partecipare all’aumento di capitale annunciato un mese fa.
Ardoino ha espresso su X negli ultimi giorni la propria frustrazione:
[…] Tanti di voi mi hanno chiesto quando Tether "caccerà il grano" per sostenere la Juventus, acquistare nuovi giocatori, ecc...
Tether non vede l'ora di poter partecipare alla crescita e al futuro della squadra. Ma ad oggi la società non ha nemmeno permesso a Tether di partecipare all'aumento di capitale annunciato un mese fa (circa 15-110M).
Semplicemente non possiamo contribuire se non ci è permesso dalla società. È veramente un peccato lasciare in disparte soci volenterosi che potrebbero investire in modo significativo per aiutare a rendere la Juventus di nuovo Grande.
Conclude poi sarcasticamente:
Spero che almeno i soldi del mio biglietto in tribuna possano dare una mano a supportare le spese della dirigenza...
È tutto,
la redazione dell’Insalata di CEO