L'Insalata di CEO | 09.11.2025
Questa settimana: un round spinto dalla crescita per una startup legal tech, Nvidia tra Cina e Stati Uniti, e The Jackal che da Napoli punta a fare industria.
Questa settimana: un round spinto dalla crescita per una startup legal tech, Nvidia tra Cina e Stati Uniti, e The Jackal che da Napoli punta a fare industria.
Super round per il legal tech
Lexroom.ai ha chiuso un round da 16 milioni di euro. L’operazione è stata anticipata rispetto alle previsioni grazie all’interesse del mercato.
Lexroom, fondata nel 2023 da Martina Domenicali, Andrea Lonza e Paolo Fois, sviluppa un assistente legale basato su AI generativa, capace di aggiornarsi automaticamente alle normative e supportare studi legali, reparti compliance, pubbliche amministrazioni.
In poco più di un anno è passata da 0 a 5 milioni di fatturato, servendo clienti in tutta Italia e preparandosi all’espansione internazionale a partire da Spagna e Germania.
Martina Domenicali e Paolo Fois — co-founder di Lexroom.ai — hanno dichiarato:
Assumiamo anche ex giuristi o giuristi che ci aiutino a implementare ancora di più il nostro prodotto. La velocità è il nostro mantra esecutivo: abbiamo scalato il team commerciale in maniera molto rapida, passando da 2 a 17 persone, da inizio anno, con due figure nuove in ingresso praticamente ogni mese. Abbiamo iniziato il 2024 con 500mila euro, con la previsione di chiudere il 2025 a 3 milioni, poi è arrivato il serie A. Oggi siamo a 5 milioni con previsione di chiudere a 8.
Perché Huang pensa che la Cina vincerà la corsa all’AI?
Jensen Huang — CEO e co-founder di Nvidia — ha dichiarato che, se le condizioni attuali resteranno invariate, sarà la Cina a vincere la corsa mondiale all’intelligenza artificiale.
L’ha detto al Summit del Financial Times a Londra, elencando tre fattori chiave: bassi costi energetici (grazie a sussidi pubblici per i data center locali), minore rigidità normativa e una cultura più ottimista e orientata all’innovazione.
Il CEO di Nvidia ha inoltre dichiarato:
Vogliamo che l’America vinca questa corsa all’intelligenza artificiale. Non ci sono dubbi. Vogliamo che il mondo sia costruito sulla tecnologia americana. Ma dobbiamo anche essere in Cina per conquistare i loro sviluppatori. Una politica che fa perdere all’America metà degli sviluppatori di intelligenza artificiale del mondo non è vantaggiosa a lungo termine, anzi, ci danneggia ancora di più.
The Jackal e il business della creatività partenopea
Nati come collettivo creativo nei primi anni di YouTube, i The Jackal sono oggi una content company parte del gruppo Ciaopeople, che controlla Fanpage.it, Cookist e Kodami.
La società ha consolidato la propria posizione nella produzione video — tra branded content, fiction e intrattenimento — collaborando con broadcaster nazionali, piattaforme internazionali e grandi brand.
A guidare la transizione da collettivo creativo a impresa strutturata è Vincenzo Piscopo, 39 anni, che dopo un’esperienza come chief commercial e digital officer del gruppo Banijay Italia è tornato a Napoli per assumere il ruolo di CEO di The Jackal.
In un’intervista rilasciata al Mattino, Piscopo ha dichiarato:
Mi hanno di certo affascinato la potenzialità e le possibilità di sviluppo di una società come The Jackal. Ma al di là di questo mi sono reso conto, pur stando lontano, di quanto il brand Napoli stesse crescendo e di quanto fosse vivo il fermento della città. Quindi a farmi tornare non è stata la nostalgia ma la consapevolezza delle prospettive professionali. [...] La vera sfida che abbiamo davanti è creare qui le infrastrutture necessarie perché anche quando, tra cinque o dieci anni, il brand potrà indebolirsi, Napoli possa offrire alle produzioni musicali, cinematografiche e televisive, un apparato industriale capace di renderla attrattiva al di là del brand.
I The Jackal stanno provando a dare il loro contributo in questa direzione, anche attraverso l’associazione Napoli Cool Era, fondata insieme a Fabio Balsamo, Carlo e Lorenza Stella, con l’obiettivo di creare rete e opportunità di formazione e lavoro nell’audiovisivo.
È tutto,
la redazione dell’Insalata di CEO




