L'Insalata di CEO | 22.06.2025
Questa settimana parliamo di grafene made in Italy, fintech in cerca di equilibrio e una startup che corre veloce.
Questa settimana parliamo di grafene made in Italy, fintech in cerca di equilibrio e una startup che corre veloce.
La startup italiana del grafene
A Kilometro Rosso, polo dell’innovazione alle porte di Bergamo, è stata inaugurata la prima fabbrica di ESA NanoTech, startup fondata nel 2021 e controllata al 68% dal family office LMDV Capital (Leonardo Maria Del Vecchio).
L’obiettivo della startup è ambizioso: produrre grafene in modo efficiente, scalabile e sostenibile, a partire da plastiche di scarto e con un consumo energetico contenuto. Alla base del progetto c’è una tecnologia proprietaria, battezzata Gleam.
Il target della startup è chiaro: 100 milioni di fatturato entro il 2026.
Gabriele Benedetto, ex CEO di Telepass, ora CEO di ESA NanoTech, ha dichiarato:
Con la nostra tecnologia, stiamo rendendo finalmente possibile la produzione di materiali avanzati derivati dal carbonio su scala industriale, superando le limitazioni del passato. Crediamo che il grafene non sia solo il materiale del futuro, ma il cuore di una rivoluzione industriale che, dopo anni di promesse, sta per concretizzarsi.
Fintech italiano, fase di assestamento
Il 69% dei founder fintech italiani ha raccolto capitali tra il 2022 e il 2024. Ma un founder su quattro ha raccolto meno del previsto.
Dopo il picco del 2022 (1 miliardo di euro raccolti complessivamente), il biennio successivo ha registrato un forte calo della raccolta (174 milioni nel 2023, 250 nel 2024).
Lo scenario, raccontato dal nuovo report Founders vs Investors realizzato da EY e Fintech District, evidenzia un ecosistema in cerca di consolidamento.
Clelia Tosi, Head of FinTech District, ha commentato:
Lo studio realizzato con EY […] evidenzia come da un lato, le startup, se vogliono attrarre capitali, debbano consolidare modelli di business sostenibili e conformi in termini di compliance e rischio. Dall’altro, come gli investitori, oggi più che mai, cerchino team resilienti e aziende scalabili. È solo grazie al confronto tra le due parti e le rispettive esigenze che sarà possibile assistere a un reale consolidamento del fintech italiano.
JetHR corre più veloce del previsto
La startup italiana JetHR continua a crescere.
Fondata nel 2022 con l’obiettivo di semplificare la gestione delle risorse umane, JetHR ha annunciato un nuovo round da 25 milioni di euro, guidato da Base10.
Con oltre 700 aziende clienti, la startup punta a raddoppiare nei prossimi diciotto mesi il proprio team, oggi composto da 110 persone.
Marco Ogliengo, founder di JetHR, ha commentato:
La risposta del mercato continua a superare ogni nostra aspettativa. Negli ultimi sei mesi abbiamo acquisito tanti nuovi clienti quanti nei primi diciotto. Grazie a questo investimento lanceremo nuovi prodotti per affrontare in modo ancora più ampio la burocrazia che affligge le aziende italiane.
È tutto,
la redazione dell’Insalata di CEO